#Macchinari e Attrezzature Agricole
CHE FINE FANNO GLI SCARTI DI ESTRAZIONE E LAVORAZIONE?
Riutilizzare e riciclare al meglio gli scarti, secondo la logica dell’economia circolare, facendoli diventare prodotti per il comparto edile e non solo, diventa più facile con le unità MB Crusher
Quali sono le principali problematiche che accomunano tutti i siti estrattivi? La gestione della materia estratta, gli scarti di lavorazione e il rendimento economico della materia stessa.
Con le attrezzature MB Crusher installate alla macchina operatrice già presente in cava il recupero sistematico degli scarti diventa per l’azienda una fonte di guadagno. Tenendo conto anche che, con il recente incremento di domanda di materie prime e il conseguente aumento dei prezzi, molte aziende si sono accorte che sono sedute su un grande mucchio di profitto.
In particolare il crescente interesse per i “riciclati” nel mercato degli aggregati ha portato molte realtà a recuperare i propri scarti di cava e trattarli in modo opportuno. Il riutilizzo di tali materiali porta un vantaggio economico agli operatori del settore e un grosso vantaggio ambientale, poiché implica un minore sfruttamento dei giacimenti di cava, con conseguente risparmio di risorse naturali non rinnovabili.
Il materiale di scarto trova infatti nuova vita in diverse aree di applicazione: aggregati per calcestruzzo, misti granulari per riempimenti e rilevati, aggregati per ballast ferroviario, massi da scogliera materiale impermeabilizzante per sottofondi di discarica, stabilizzati, conglomerati bituminosi, produzione di calcestruzzi ad elevata densità, da destinare ad opere quali, per esempio, i basamenti di pale eoliche o altre infrastrutture strategiche.
Tutto questo diventa più facile e redditizio se il materiale è lavorato con le attrezzatture MB Crusher, direttamente sul posto, con l’unico ausilio della macchina operatrice già presente in cava.
Puerto Rico: con il materiale estratto si produce ghiaia per altri progetti
Con la combo di due unità MB Crusher – una benna frantoio BF80.3 e una benna vagliante MB-S10 – un’azienda portoricana è riuscita a prodursi ghiaia in autonomia da riutilizzare nei propri cantieri. Le due attrezzature lavorano in cava lo scarto di materiale di estrazione per produrre principalmente materiale per il sottofondo: la benna frantoio frantuma le pietre più grosse e con la vagliante il materiale viene ripulito per avere una migliore qualità. In questo modo riescono a risparmiare un sacco di tempo e di soldi perchè si producono il materiale in autonomia e non sono costretti ad acquistarlo da altri fornitori.
https://vimeo.com/542703519
India: la terra scavata diventerà cemento
Utilizzando una benna vagliante MB-S18 installata su un escavatore Kobelco, un’azienda Indiana è riuscita a ottimizzare i tempi di lavorazione e a procurarsi il materiale da essere poi utilizzato per la produzione di cemento. La benna vagliante seleziona il materiale direttamente sul camion, senza bisogno di altri mezzi. Un’operazione facile e veloce da fare direttamente sul posto.
https://vimeo.com/717794175
Perù: il gesso frantumato con la benna frantoio ha più valore sul mercato
Più il materiale è di qualità e più acquista valore e più l’azienda ci guadagna. Però per avere dei veri benefici è necessario lavorare il materiale ottimizzando tempi e risorse. Così ha fatto un’azienda mineraria peruviana nella sua enorme cava di gesso. Ha installato una benna frantoio MB Crusher al suo escavatore e ha frantumato il materiale alla granulometria richiesta dal cliente.
https://vimeo.com/717794175